A MOST VIOLENT YEAR è un film scritto e diretto da J.C. Chandor, ambientato nella New York di inizio ’80. Precisamente siamo nel 1981, storicamente l’anno che racchiude il più alto picco di criminalità mai registrato a New York City. In questo contesto si racconta la vicenda di Abel e del suo tentativo (leggi anche ‘American Dream’) di far crescere la sua impresa petrolifera. Ma l’ambiente che circonda lui e la sua bella moglie “femme fatale in stile noir” (un po’ troppo caricatura e vittima della posa ricercata, forse) non è per nulla facile; i conti, letteralmente, si devono fare con bande di criminali che imperversano nelle strade della città, gang mafiose e poliziotti corrotti. Numerose, nemmeno a dirlo, le pistole, come anche gli inseguimenti (a piedi o in macchina) e il sangue, che appaiono in questo film; il quale viene etichettato come “azione noir thriller drammatico giallo” ma che ironicamente vira decisamente al grigio, nella maestria di una fotografia dai toni cupi molto ben lavorata.
A MOST VIOLENT YEAR non solo fa luce sulle ombre del mito del sogno americano, dove la corruzione dilagante non risparmia nessuno, ma, forse più interessante e degno di nota, ci lascia entrare nella psicologia di due personaggi ben scritti e ben interpretati, Anna e Abel (Jessica Chastain e Oscar Isaac), molto moderni nel loro essere vittime del potere e del costante bisogno di ottenerlo.
In uscita in Italia: N.D.
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